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- La guerra Israele-Hamas
La guerra di Gaza, giorno 340
Attacco sull'area di Al-Mawasi: 19 vittime. L'IDF: “Colpito un centro di comando di Hamas”. L'esercito israeliano ammette: "L'attivista turco-americana uccisa involontariamente". Israele offre a leader Hamas uscita da Gaza per liberazione ostaggi
L'esercito israeliano mostra il tunnel dove sono stati uccisi 6 ostaggi nelle mani di Hamas
Israele pubblica un video del tunnel di Gaza dove sono stati uccisi 6 ostaggi
10/09/2024
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Israele: "Pronti a salvacondotto per Sinwar in cambio degli ostaggi"
Israele ha proposto al leader di Hamas, Yahya Sinwar, un salvacondotto per uscire da Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani e della rinuncia da parte dell'organizzazione al controllo sulla Striscia. Lo ha detto il coordinatore del governo israeliano per gli ostaggi, Gal Hirsch, in un'intervista a Bloomberg ripresa da Haaretz. "Sono pronto a fornire un passaggio sicuro a Sinwar, alla sua famiglia, a chiunque voglia unirsi a lui", ha detto Hirsch: "vogliamo indietro gli ostaggi, vogliamo la smilitarizzazione, la deradicalizzazione ovviamente, un nuovo sistema che gestisca Gaza".
Onu: “Convoglio vaccini tenuto sotto tiro da soldati Israele”
Un portavoce dell'Onu ha detto che un convoglio per portare i vaccini antipolio nella Striscia di Gaza è stato tenuto sotto tiro dai soldati israeliani a un posto di blocco militare. Sarebbero stati sparati dei colpi e alcuni veicoli sarebbero stati speronati da un bulldozer.
L'attacco su Khan Yunis. L'Onu condanna, l'esercito israeliano: "Obiettivo tre ufficiali di Hamas"
Raid su Khan Yunis, i soccorritori al lavoro tutta la notte: le vittime sono 19
10/09/2024
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Ufficio Netanyahu: "Mandato arresto Cpi vergogna morale"
Dopo che il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) Karim Khan ha chiesto l'emissione con "la massima urgenza" di mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il suo ministro della Difesa Yoav Gallant e il leader di Hamas Yahya Sinwar, l'ufficio di Netanyahu ha affermato che la mossa è una "vergogna morale di prim'ordine". "Il paragone fatto dal procuratore dell'Aia tra il primo ministro e il ministro della Difesa di Israele, che combatte il terrorismo omicida di Hamas secondo le leggi di guerra e il criminale di guerra Sinwar, che giustizia a sangue freddo gli ostaggi israeliani è antisemitismo fine a se stesso e vergogna morale di prim'ordine", afferma l'ufficio in una nota, come riporta il Times of Israel.
Il segretario generale Onu condanna attacco a Khan Yunis
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha “fermamente condannato” l'attacco aereo israeliano in una zona umanitaria a Khan Yunis. “L'uso di armi pesanti in zone densamente popolate è inconcepibile” ha detto il portavoce Stephane Dujarric: “I palestinesi si sono spostati in questa area di Khan Yunis per trovare rifugio e sicurezza anche in base alle istruzioni delle stesse autorità israeliane”.
Media, un membro di Hezbollah ucciso nel Libano centrale
Un membro di Hezbollah è stato ucciso oggi in un attacco contro un'auto nel villaggio di Saghbine, nel Libano centrale: lo riporta Haaretz, che cita il canale di notizie saudita Al-Hadath. Secondo l'agenzia di stampa libanese Al-Mayadeen, due persone sono rimaste ferite nell'attacco.
La petroliera attaccata dagli Houthi ad agosto brucia ancora, rischio catastrofe ambientale
Una petroliera che trasporta più di un milione di barili di greggio, attaccata dai ribelli Houthi e abbandonata al largo delle coste dello Yemen, potrebbe causare una “catastrofe ambientale” nel Mar Rosso se si rompe o esplode. Questo l'allarme lanciato dagli esperti: la Sounion, battente bandiera greca e colpita da missili il mese scorso, è ancora in fiamme, aumentando il rischio di una fuoriuscita di petrolio quattro volte più grande di quella causata dalla Exxon Valdez al largo dell'Alaska nel 1989.
Gallant: "Le truppe siano pronte all'offensiva al confine nord col Libano"
Il ministro della Difesa Yoav Gallant, parlando alle truppe al confine nord con il Libano, ha dichiarato che Israele sta spostando la sua attenzione verso il fronte settentrionale, mentre si avvicina al completamento degli obiettivi nella Striscia di Gaza. Gallant ha ribadito che le istruzioni arriveranno presto, simili a quelle già date per l'offensiva terrestre a Gaza. Ha anche menzionato che le truppe dovrebbero essere pronte a svolgere questa missione, secondo quanto riferiscono i media israeliani. Il ministro ha anche sottolineato che circa 60.000 israeliani sono stati costretti a lasciare le loro case nel nord a causa degli attacchi quotidiani di Hezbollah, e uno degli obiettivi principali della guerra di Israele è ripristinare la sicurezza e la stabilità per consentire il ritorno di questi residenti. Oltre a ciò, Israele mira a smantellare Hamas e a garantire il ritorno degli ostaggi rapiti dal gruppo terroristico il sette ottobre.
L'Idf: "Colpite sale di comando di Hamas in una moschea a Gaza"
L'esercito israeliano ha dichiarato oggi di aver effettuato un attacco aereo contro diversi combattenti di Hamas che avevano istituito sale di comando all'interno della moschea al-Farouk e di un edificio vicino nel centro di Bureij, a Gaza. Le sale di comando erano utilizzate dai miliziani per pianificare e condurre attacchi contro Israele e le truppe nella Striscia di Gaza, ha affermato l'Idf. “L'organizzazione terroristica Hamas viola sistematicamente il diritto internazionale, sfruttando brutalmente le istituzioni civili e la popolazione come scudi umani per le attività terroristiche” ha aggiunto l'esercito. Per ridurre i danni ai civili durante l'attacco, l'Idf ha dichiarato di aver adottato “molte misure” incluso l'uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e altre informazioni di intelligence, riferisce il Times of Israel.
Il ministro degli Esteri turco: "Anche chi sostiene Israele è complice del genocidio"
“Anche coloro che continuano a sostenere Netanyahu sono complici del genocidio in corso. Saranno ritenuti responsabili”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, durante il suo intervento al vertice della Lega Araba in corso al Cairo, come riporta Anadolu. A margine dell'incontro del Consiglio dei ministri della Lega Araba, Fidan ha avuto un incontro con l'Alto rappresentante della politica estera dell'Unione europea, Josep Borrell, riferisce il Ministero degli Esteri turco, che “condanna” in un comunicato “il massacro di dozzine di palestinesi in un attacco contro tende di civili nella cosiddetta ‘zona umanitaria’ di Khan Yunis”.
“Il governo genocida di Netanyahu ha aggiunto un nuovo crimine alla sua lista di crimini di guerra. Coloro che commettono questi crimini saranno ritenuti responsabili di fronte al diritto internazionale. Continueremo a stare al fianco dei palestinesi nella loro marcia per la giustizia e la libertà” si legge nella nota del Ministero degli Esteri di Ankara.
L'Onu condanna l'attacco israeliano su Khan Yunis
Il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, ha diffuso un comunicato in cui condanna l'attacco aereo israeliano su una zona umanitaria di Gaza, Khan Yunis. “Condanno fermamente i micidiali attacchi aerei di oggi da parte di Israele su un'area densamente popolata in una zona umanitaria, designata da Israele, a Khan Yunis, dove si rifugiavano gli sfollati” ha dichiarato Wennesland. Israele ha detto di aver preso di mira un centro di comando di Hamas, ma Wennesland ha detto che il diritto umanitario internazionale “deve essere rispettato in ogni momento”, sottolineando che “i civili non devono mai essere usati come scudi umani”.
Blinken: "Chiediamo all'alleato israeliano un fondamentale cambio di passo nel modus operandi nei territori palestinesi"
Interpellato dai giornalisti in relazione all'uccisione dell'attivista Aysenur Ezgi Eygi, Blinken ha aggiunto che gli Usa chiedono all'alleato israeliano “un fondamentale cambiamento” del modus operandi dei militari dello Stato ebraico nei Territori palestinesi. “Questa uccisione” ha proseguito il segretario di Stato riferendosi alla morte della 26enne, “è stata sia non provocata sia ingiustificata”.
“Secondo il nostro giudizio - ha poi rincarato Blinken - le forze di sicurezza israeliane devono attuare alcuni fondamentali cambiamenti nel modo di operare in Cisgiordania, ivi inclusi cambiamenti delle loro regole d'ingaggio”.
Blinken condanna l'uccisione dell'attivista turco-americana
Il segretario di Stato degli Usa, Anthony Blinken, ha condannato con inusuale durezza e in termini secchi la recente uccisione da parte delle forze israeliane nella Cisgiordania palestinese di una giovane attivista con cittadinanza americana e turca, definendola “non provocata e ingiustificata”.
Le parole di Blinken sono arrivate a margine di un colloquio a Londra con il suo omologo britannico David Lammy, il quale aveva subito prima a sua volta bollato come “scioccante” l'ultimo raid Israele a Khan Younis, invocando un cessate il fuoco immediato.
Israele: l'attivista turco americana uccisa involontariamente dal nostro esercito
L'esercito israeliano ha annunciato di ritenere “molto probabile” che le sue forze abbiano ucciso “indirettamente e involontariamente” l'attivista turco-americana Aysenur Ezgi Eygi, ferita a morte da un colpo di pistola alla testa nei giorni scorsi vicino a Nablus, in Cisgiordania, mentre partecipava a una protesta in difesa di agricoltori palestinesi. L'inchiesta “ha rivelato che è altamente probabile che sia stata colpita indirettamente e involontariamente dal fuoco dell'Idf, che non era diretto a lei ma al principale istigatore della rivolta” ha affermato l'esercito in una dichiarazione.
Hamas rivede il bilancio del raid a Khan Yunis, 19 morti
Il Ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha affermato che almeno 19 persone sono state uccise in un attacco israeliano su un campo di Khan Yunis, in una zona umanitaria designata, rivedendo al ribasso il bilancio iniziale. Lo scrive il Times of Israel. La Difesa civile aveva precedentemente affermato che 40 persone erano state uccise nell'attacco di questa mattina. L'esercito israeliano aveva contestato tale bilancio, affermando di aver utilizzato munizioni precise contro un gruppo di militanti. Il Ministero ha però aggiunto che il bilancio dell'attacco potrebbe aumentare, visto che ci sono anche 60 feriti.
L'Egitto acconsente al passaggio di Abu Mazen per andare a Gaza tramite il valico di Rafah
L'Egitto ha accettato di consentire al presidente dell'Autorità Palestinese (Anp) Mahmoud Abbas (Abu Mazen) di entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah, a condizione che Israele approvi la visita: lo riporta il Jerusalem Post, che cita l'emittente tv Kan. Il 15 agosto Abu Mazen aveva annunciato la sua intenzione di andare a Gaza insieme a membri dell'Anp. Qualche giorno dopo il ministro palestinese Hussein Al-Sheikh aveva inviato una lettera al capo del Consiglio di sicurezza nazionale israeliano, Tsachi Hanegbi, per concordare la visita. Sarà il primo ministro Benjamin Netanyahu a decidere se autorizzarla.
L'ANP accusa Israele di genocidio sostenuto dagli Usa
Il portavoce del presidente palestinese, Nabil Abu Rudeineh, ha accusato Israele di genocidio contro il popolo palestinese, sostenuto dagli Stati Uniti, e ha dichiarato che queste azioni stanno mettendo a rischio la stabilità della regione. Ha condannato i massacri quotidiani, come quello avvenuto a Mawasi, e le incursioni israeliane in Cisgiordania, ritenendo l'amministrazione statunitense corresponsabile. Abu Rudeineh ha esortato gli Stati Uniti a ritirare il loro sostegno a Israele e ha avvertito che queste politiche rischiano di provocare un'esplosione di violenza nella regione. Ha infine chiesto alla comunità internazionale di intervenire per fermare i massacri e ristabilire la stabilità. Lo riferisce l'agenzia Wafa.
Condanna anche da parte della Turchia per il bombardamento del campo di al-Mawasi
“Condanniamo il massacro di dozzine di palestinesi in un attacco contro tende di civili nella cosiddetta ‘zona umanitaria’ di Khan Yunis” afferma il Ministero degli Esteri turco in un comunicato. “Il governo genocida di (Benjamin) Netanyahu ha aggiunto un nuovo crimine alla sua lista di crimini di guerra. Coloro che commettono questi crimini saranno ritenuti responsabili di fronte al diritto internazionale. Continueremo a stare al fianco dei palestinesi nella loro marcia per la giustizia e la libertà” si legge nella nota del Ministero degli Esteri di Ankara.
Attacchi israeliani in una zona umanitaria designata di Gaza: “40 morti e crateri profondi 7 metri”
Attacchi israeliani in una zona umanitaria designata di Gaza: “40 morti e crateri profondi 7 metri”
10/09/2024
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L'Iran condanna l'attacco di Israele a Khan Younis
L'Iran ha condannato il bombardamento di Israele a Khan Yunis e ha lanciato un appello affinché le organizzazioni internazionali agiscano contro lo Stato ebraico. “Le organizzazioni internazionali, in particolare il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dovrebbero adottare un'azione immediata ed efficace per creare un deterrente e contenere i crimini illimitati del regime sionista” ha affermato il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, commentando l'attacco contro il campo nell'area di al-Mawasi. “Con questi attacchi folli, il regime sionista ha dimostrato ancora una volta di non rispettare nessuna regola legale e internazionale e nemmeno le norme morali e umane” ha aggiunto il funzionario, come riferisce Irna. “La continuazione dei crimini atroci di Israele e l'espansione della sua aggressione contro l'integrità territoriale e la sovranità dei Paesi della regione sono un segno palese e innegabile di una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale, di un genocidio e di un crimine contro l'umanità” ha sottolineato Kanani.
Gallant: "Riportare a casa gli ostaggi è per noi un'opportunità strategica"
Un accordo di tregua a Gaza tra Israele e Hamas che permetta il rilascio degli ostaggi detenuti nel territorio palestinese sarebbe una “opportunità strategica” per Israele: lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Riportare indietro gli ostaggi “è la cosa giusta da fare, non è solo uno degli obiettivi della guerra, ma riflette anche i nostri valori” ha dichiarato Gallant, secondo il quale “raggiungere (un tale) accordo è anche un'opportunità strategica che ci offre un'alta probabilità di cambiare la situazione della sicurezza su tutti i fronti”.
Il ministro della Difesa di Israele: "Hamas non esiste più come organizzazione militare"
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato che le capacità militari di Hamas sono state gravemente danneggiate dopo oltre 11 mesi di guerra e che l'organizzazione non esiste più come formazione militare a Gaza. “Hamas come formazione militare non esiste più. Hamas è impegnato nella guerriglia e noi stiamo ancora combattendo i terroristi di Hamas e perseguendo la leadership di Hamas” ha detto il ministro ai giornalisti stranieri.
Borrell: “Il mancato cessate il fuoco a Gaza è la causa dell'impunità a Israele”
“Il cessate il fuoco è stato annunciato così tante volte. C'eravamo quasi ma non ce l'abbiamo fatta. Perché? Molto semplice: perché chi fa la guerra non ha interesse a finirla. Fanno sempre meno finta, perché alla loro intransigenza si accompagna la totale l'impunità e le loro azioni non hanno conseguenze, in piena violazione della legge internazionale con le istituzioni come la Corte penale internazionale minacciate e loro decisioni ignorate”. Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un punto stampa al Cairo con il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty.
Unrwa denuncia: “Convoglio umanitario fermo 8 ore a Gaza”
Il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), Philippe Lazzarini, ha denunciato Israele per avere fermato per otto ore un convoglio diretto a vaccinare i bambini contro la poliomielite nonostante vi fosse stato un “coordinamento preliminare dettagliato”. “Il convoglio è stato fermato sotto la minaccia delle armi subito dopo il check-point militare di Wadi Gaza e l'esercito ha minacciato di arrestare il personale dell'Onu”, ha denunciato Lazzarini su X, aggiungendo che i bulldozer israeliani hanno causato “gravi danni ai veicoli blindati dell'Onu”.
Il convoglio, secondo l'Agenzia Onu, trasportava personale nazionale e internazionale in viaggio per portare avanti la campagna di vaccinazione antipolio nella città di Gaza e in altre aree del nord della Striscia. “Tutto il personale e il convoglio sono stati rilasciati e sono tornati sani e salvi alla base”, ha confermato l'organizzazione.
La campagna per vaccinare 640.000 bambini a Gaza è iniziata il 1 settembre, dopo che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha confermato il mese scorso che un bambino era rimasto parzialmente paralizzato dal virus della poliomielite di tipo 2, il primo caso rilevato nell'enclave palestinese in 25 anni. Lazzarini ha, inoltre, denunciato che si tratta dell'ultimo episodio di una “serie di violazioni contro il personale dell'Onu, tra cui sparatorie contro convogli e arresti” da parte delle forze armate israeliane.
Gallant: “L'accordo sulla tregua è un'opportunità strategica”
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha offerto il suo sostegno a un “accordo sul rilascio degli ostaggi in cambio di una tregua a Gaza, affermando che darebbe a Israele un'opportunità strategica per affrontare altre sfide alla sicurezza”. Riportare a casa gli ostaggi è “la cosa giusta da fare”, ha detto Gallant ai giornalisti stranieri. “Raggiungere un accordo è anche un'opportunità strategica che offre un'alta possibilità di cambiare la situazione della sicurezza su tutti i fronti”, ha aggiunto.
Esercito israeliano: “Uccisi militanti di Hamas coinvolti nell'attacco del 7 ottobre”
Nell'attacco alla tendopoli di Al-Mawasi, nella zona di Khan Younis, l'esercito israeliano (Idf) sostiene di avere ucciso militanti di Hamas direttamente coinvolti nell'attacco del 7 ottobre, nonché in attacchi recenti contro Israele e le forze israeliane. A dirlo in un post su X è il portavoce dell'Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, che contesta anche il bilancio di 40 morti e 60 feriti diffuso dalle autorità palestinesi. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito militanti di Hamas che operavano in un centro di comando e controllo e sostiene che per evitare vittime civili siano state usate munizioni precise, sorveglianza aerea e altri mezzi.
Dopo i dissidi su Gaza, Blinken a Londra per rilanciare l'asse tra Gb e Usa
Il segretario di stato americano, Anthony Blinken, è a Londra per la sua prima missione bilaterale da quando si è insediato il governo laburista di Keir Starmer. Una missione destinata, secondo il Foreign office, a rinsaldare la storica “relazione speciale” tra Gb e Ysa di fronte a crisi internazionali come quelle legate alla guerra fra Russia e Ucraina o all'escalation in Medio Oriente. Secondo i media, ad appianare le voci su un qualche malumore di Washington di fronte alla recente decisione del governo Starmer di sospendere una quota - sia pur simbolica - di forniture militari britanniche a Israele sulla base del timore che le componenti in questione potessero essere usate nelle Striscia di Gaza palestinese “in grave violazione del diritto internazionale”. Blinken è stato ricevuto stamani dall'omologo David Lammy e vedrà anche Starmer, atteso da Joe Biden giovedì 13 oltreoceano.
Il primo ministro ha ripetutamente negato dissensi su Israele, sostenendo che gli Usa erano stati informati e che hanno compreso come l'iniziativa sia legata alla necessità di attenersi alle cautele imposte dalle norme di legge in vigore del regno in materia di esportazione di armi. Mentre l'amministrazione Biden, almeno pubblicamente, ha glissato. “Il Regno Unito non ha un amico più grande dell'America”, ha tagliato corto da parte sua il ministro degli esteri Lammy, non senza ricordare “gli 80 anni di relazione speciale” fra i due Paesi e la volontà comune di “turbo-alimentare ulteriormente l'alleanza” nel contesto odierno. “in un mondo volatile e insicuro - ha proseguito - è più importante che mai allineare le nostre nazioni, dare nuova energia alla partnership economica, lavorare insieme per contrastare l'insicurezza all'estero e affrontare il futuro in un quadro di unità e fiducia reciproca”.
“Se si votasse oggi, l'opposizione in Israele otterrebbe la maggioranza”
“Se si votasse oggi, i partiti contrari al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, e al suo governo, otterrebbero abbastanza seggi per formare una nuova coalizione di maggioranza. Anche senza il sostegno delle fazioni arabe Raam e Hadash-Taal”. È quanto emerge da un sondaggio televisivo della società “Mano Geva” trasmesso dall'emittente Channel 12.
Unicef: “A Gaza uccisi 9.211 studenti e 397 insegnanti. La scuola ancora non riparte”
Nella Striscia di Gaza 9.211 studenti e 397 insegnanti sono stati uccisi e 577 scuole sono state danneggiate o distrutte. Lo scrive l'ufficio regionale dell'Unicef del Medio Oriente e Nordafrica sul proprio profilo in un post intitolato 'Istruzione sotto attacco nella Striscia di Gaza". I feriti tra alunni e professori sono rispettivamente 14.237 e 2.246. Mentre le scuole distrutte erano frequentate da 525.186 studenti e vi insegnavano 19.573 docenti. Dei quasi 2 milioni di sfollati, molti sono rifugiati in scuole e il 53,5% degli edifici scolastici, diventati rifugi, sono stati direttamente colpiti. “Il nuovo anno scolastico doveva iniziare questa settimana in tutto lo stato di Palestina, ma non è ancora ripreso nella Striscia di Gaza, dove l'intenso conflitto continua a fare vittime. Dobbiamo trovare il modo - sostiene l'Unicef- di riavviare l'apprendimento e ricostruire le scuole per sostenere il diritto all'istruzione delle prossime generazioni. Soprattutto, abbiamo bisogno di un cessate il fuoco duraturo”.
L'esercito israeliano voleva colpire 3 alti ufficiali di Hamas
L'esercito israeliano (Idf) afferma che gli obiettivi dell'attacco aereo notturno nella zona umanitaria designata da Israele nel campo di Al-Mawasi nel sud di Gaza erano tre alti ufficiali di Hamas. Sono stati individuati dall'esercito come Samer Ismail Khader Abu Daqqa, capo delle forze aeree di Hamas; Osama Tabash, capo della sorveglianza e degli obiettivi nella divisione di intelligence di Hamas; e Ayman Mabhouh, un altro alto ufficiale di Hamas. Tutti e tre erano “direttamente coinvolti nel massacro del 7 ottobre” e in altri attacchi alle truppe a Gaza e contro Israele negli ultimi mesi. L'esercito afferma di aver preso misure per mitigare i danni ai civili, tra cui “una lunga raccolta di informazioni” e una continua sorveglianza aerea nelle ore precedenti l'attacco.
Esercito israeliano: “A Khan Younis attacco mirato a esponenti di Hamas. Colpito Samer Ismail Khader Abu-Daka, capo delle forze aeree”
“Nella notte, l'esercito israeliano ha condotto un attacco mirato, basato su informazioni di intelligence, contro diversi alti esponenti dell'organizzazione terroristica Hamas, operanti da un centro di comando e controllo nascosto nell'area umanitaria di Khan Younis”. Lo ha dichiarato l'esercito: “Tra questi è stato colpito Samer Ismail Khader Abu-Daka, capo delle forze aeree dell'organizzazione terroristica”.
L'Egitto approva il passaggio di Abu Mazen da Rafah a Gaza: “Ma solo se Israele approva la visita”
L'Egitto ha accettato di consentire al presidente dell'autorità palestinese (anp) Mahmoud Abbas (Abu Mazen) di entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah a condizione che Israele approvi la visita: lo riporta il Jerusalem Post, che cita l'emittente Tv Kan. Il 15 agosto Abu Mazen aveva annunciato la sua intenzione di andare a Gaza insieme a membri dell'Anp. Qualche giorno dopo il ministro palestinese Hussein al-Sheikh aveva inviato una lettera al capo del consiglio di sicurezza nazionale israeliano, Tsachi Hanegbi, per concordare la visita. Sarà il primo ministro Benjamin Netanyahu a decidere se autorizzarla.
Agenzia Wafa: “Cinque palestinesi morti in un raid israeliano a Gaza City”
Cinque palestinesi sono stati uccisi in un bombardamento israeliano a Al-Shawa Square, a est di Gaza City. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa, citando fonti locali. Secondo quanto si legge, il bombardamento israeliano avrebbe preso di mira i civili presso un venditore di falafel in Al-Hakima Street, vicino Al-Shawa Square, mentre l'artiglieria israeliana avrebbe anche sparato a nord del campo di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale.
Gli attacchi israeliani contro un “centro di Hamas” hanno fatto crateri profondi 7 metri e seppellito più di 20 tende
“Almeno 40 persone sono state uccise nel sud di Gaza e decine di altre sono rimaste ferite in attacchi israeliani notturni su una zona designata come umanitaria”, ha affermato l'autorità di difesa civile gestita da Hamas. L'esercito israeliano ha precisato che i suoi aerei hanno attaccato un centro operativo a Khan Younis appartenente ai combattenti del gruppo palestinese e di avere preso misure per ridurre il rischio di danneggiare i civili.
Residenti locali hanno affermato che tre attacchi hanno colpito tende che ospitavano sfollati nella zona di al-Mawasi, a ovest della città di Khan Younis, causando enormi crateri. “Quaranta persone sono state uccise e più di 60 ferite, mentre molte sono ancora sotto le macerie”, ha detto alla Bbc il direttore operativo dell'autorità di difesa civile di Hamas. Testimoni oculari hanno invece precisato all'emittente che grandi esplosioni hanno scosso l'area di al-Mawasi poco dopo mezzanotte e che si potevano vedere le fiamme alzarsi verso il cielo. Khaled Mahmoud, un volontario di un ente di beneficenza che vive vicino al sito degli attacchi, ha affermato che lui e altri volontari si sono precipitati ad aiutare ma sono rimasti sbalorditi dalla portata del disastro.
“Gli attacchi hanno creato tre crateri profondi sette metri e seppellito più di 20 tende”, ha spiegato. In una dichiarazione, un portavoce delle Forze di difesa israeliane (IDF) ha affermato che l'esercito ha attaccato “importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo incorporato nell'area umanitaria di Khan Yunis. Prima dell'attacco, sono state prese numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili, tra cui l'uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e mezzi aggiuntivi”, ha aggiunto il portavoce.
“Le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza continuano ad abusare sistematicamente delle infrastrutture civili e umanitarie, tra cui l'area umanitaria designata, per svolgere attività terroristiche contro lo Stato di Israele e le truppe dell'Idf”, ha insistito il portavoce militare. Hamas ha respinto le affermazioni dell'esercito israeliano secondo cui nella zona erano presenti combattenti del suo gruppo, definendola una “palese” bugia che “mira a giustificare questi orribili crimini”. “La resistenza ha negato più volte che qualcuno dei suoi membri si raduna in luoghi civili o utilizzi questi luoghi per scopi militari”, ha precisato il gruppo estremista palestinese.
Attacco israeliano ad Al Mawasi. L'agenzia Wafa: “40 morti e 60 feriti”
“Almeno 40 persone sono morte e 60 ferite” nell'attacco israeliano nell'area di Al-Mawasi (Striscia di Gaza). La notizia è stata diffusa dall'agenzia di stampa palestinese Wafa. Dunque, il bilancio sarebbe più grave di quanto riportato dal Times of Israel.
Attacco israeliano a Gaza, almeno 14 morti
Almeno 14 persone sarebbero state uccise in un attacco aereo israeliano contro un campo profughi a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce Times of Israel. Residenti e medici affermano che la “zona umanitaria” di Al-Mawasi è stata colpita da almeno quattro missili, lasciando crateri profondi fino a nove metri. Il servizio di emergenza civile di Gaza gestito da Hamas afferma che almeno 20 tende hanno preso fuoco.
Israele punta a nord, bombe su Siria e Libano
10/09/2024
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Hamas: “Nessun nostro combattente a Khan Yunis, l'esercito israeliano mente”
Hamas ha negato che nell'accampamento bombardato da Israele a Khan Yunis ci fossero propri combattenti, così come sostenuto dall'esercito dello stato ebraico. “Le accuse dell'occupazione sulla presenza di combattenti della resistenza - spiega una nota su Telegram - sono una palese menzogna”.
Dopo più di 8 ore Israele rilascia il convoglio ONU bloccato a Gaza. L'Unrwa: "Gravi danni"
Un convoglio di veicoli e personale delle Nazioni Unite trattenuto per più di otto ore da Israele nel nord di Gaza è stato rilasciato, fa sapere il capo dell'agenzia dell'ONU per i rifugiati palestinesi (Unrwa). "Il convoglio è stato fermato sotto la minaccia delle armi subito dopo il checkpoint di Wadi Gaza con minacce di trattenere personale delle Nazioni Unite. I bulldozer hanno causato gravi danni ai veicoli blindati", scrive il capo dell'Unrwa Philippe Lazzarini su X: "Il personale e il convoglio sono stati rilasciati e sono tornati alla base".
Bombe israeliane sui profughi, un'altra strage
Un attacco aereo israeliano su un campo di tende che ospitano civili in fuga ha ucciso un numero ancora imprecisato di persone: almeno 40 secondo Hamas, almeno 14 secondo altre fonti locali. I feriti sarebbero circa 60.
Almeno 4 missili ad alto potenziale distruttivo hanno colpito un accampamento di tende a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. L'area si chiama Al-Mawasi ed era designata come "zona umanitaria" o “zona sicura”, cioè protetta dai combattimenti e idonea ad accogliere le famiglie degli sfollati in fuga dalle altre zone della Striscia. l servizi di emergenza civile di Gaza raccontano che almeno 20 tende hanno preso fuoco e i missili hanno causato crateri profondi fino a nove metri. "Le nostre squadre stanno ancora spostando morti e feriti dall'area presa di mira. Sembra un nuovo massacro israeliano", ha detto un funzionario dell'emergenza civile.
L'esercito israeliano dichiara di avere preso di mira un centro di comando di Hamas.
Quasi tutti i 2,3 milioni di abitanti della Striscia Gaza sono stati costretti ad abbandonare le loro case almeno una volta, migliaia di famiglie si sono dovute spostare avanti e indietro nella piccola enclave palestinese anche 10 volte.
Le truppe israeliane fermano un convoglio delle Nazioni Unite nel nord della Striscia di Gaza
Le truppe israeliane hanno fermato un convoglio delle Nazioni Unite nel nord della Striscia di Gaza per interrogarlo, sostenendo che palestinesi non autorizzati fossero entrati in uno dei veicoli.
"L'esercito ha ritardato il convoglio per interrogare i sospetti", afferma Tel Aviv, secondo cui il convoglio non trasportava vaccini contro la polio, come sostenuto da alcuni, ma era destinato agli operatori delle Nazioni Unite per il cambio di personale nell'area. Il portavoce dell'ONU Stephane Dujarric dice di essere a conoscenza "di un incidente in corso che coinvolge personale e veicoli Onu" e di essere al lavoro per stabilire i fatti. Dujarric ha ribadito che la massima priorità delle Nazioni Unite "è la sicurezza e la protezione dei nostri colleghi".
Elezioni politiche oggi in Giordania, all'ombra della guerra di Gaza
Giordania oggi al voto nel pieno del conflitto della Striscia di Gaza a quasi un anno dall'inizio del conflitto che ha scosso il vicino Regno di Abdallah II come l'intera regione mediorientale.
Degli 11 milioni di cittadini, oltre 5 milioni quelli chiamati alle urne. La sfida è particolarmente importante per i giovani, il 45% dell'elettorato, e le donne al 52,6%. Si voterà col nuovo piano di riforma costituzionale della normativa politica approvato nel 2021 e si eleggeranno in via diretta 138 deputati su 1.623 candidati. Il Parlamento del regno hashemita resterà in carica per quattro anni.
In questi mesi di fibrillazione politica e sociale molti i cittadini scesi in piazza in solidarietà con Hamas: il 66% in un sondaggio pubblicato dal Washington Institute ha approvato l'attacco del 7 ottobre contro Israele, nonostante l'organizzazione islamista radicale sia stata espulsa dal Regno nel 1999. Tuttavia la crisi e le proteste hanno rinvigorito i partiti di opposizione, in particolare le fazioni islamiste, in aperta critica con le scelte governative.
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Il punto sulla giornata di ieri da Maria Gianniti, corrispondente da Gerusalemme
Israele punta a nord, bombe su Siria e Libano
10/09/2024
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25 persone uccise e 32 ferite dai raid israeliani di ieri in Siria
Sale a 25 uccisi, tra cui 5 civili, il bilancio di una serie di raid aerei israeliani condotti ieri notte nella Siria centrale. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui nei sei attacchi aerei condotti dallo Stato ebraico nel distretto di Masyaf sono stati uccisi 11 miliziani siriani filo-iraniani, 2 combattenti degli Hezbollah libanesi, 4 militari governativi siriani, 5 civili e 3 persone ancora non identificate. I feriti, secondo l'osservatorio, sono 32. Alcuni dei feriti sono gravi e il bilancio potrebbe aggravarsi col passare delle ore.
Teheran: rifiutando la tregua Israele "apre le porte dell'inferno"
Rifiutando di firmare un accordo per il cessate il fuoco a Gaza, Israele "sta aprendo le porte dell'inferno". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli esteri iraniano, Nasser Kanani, come riferisce Irna. "Il regime è un tumore cancerogeno e un male assoluto nella regione", ha aggiunto il funzionario della Repubblica islamica, parlando di "orribili crimini di guerra" commessi dallo Stato ebraico e lanciando appelli alla comunità internazionale per condannare Israele e adottare misure deterrenti.
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